Una delle cose che si chiedono spesso le neomamme è se debbano seguire una dieta speciale1 e alimentarsi in un modo particolare per prepararsi all’allattamento al seno. In realtà non ci sono indicazioni particolari, basta che la madre segua una semplice dieta bilanciata, bevendo la giusta quantità di liquidi.

L’unico consiglio che ci sentiamo di dare alle madri è questo: anche se non vedete l’ora di perdere i chili presi durante la gravidanza, vi sconsigliamo in questo momento di fare diete ipocaloriche, che potrebbero danneggiare la tua capacità di allattamento al seno.

In ogni caso abbiamo preparato una serie di consigli a livello di alimentazione della madre, che ti potranno risultare utili per migliorare, o semplicemente non danneggiare, l’efficacia dell’allattamento al seno.

Fornire al proprio corpo un adeguato apporto di liquidi

Anche se sarebbe una regola valida per ogni momento della vita, in questo caso è ancora più importante. Durante la gravidanza la madre tende infatti ad accumulare molti liquidi, perciò è normale che dopo il parto ci sia una certa sensazione di sete.

Bastano uno o due giorni per tornare all’equilibrio, ma può capitare che alcune madri percepiscano una maggior sensazione di sete durante l’allattamento: è un segnale del vostro corpo che non dovreste ignorare. A questo proposito potresti bere ogni tipo di liquido, limitando però l’uso di caffeina e bevande eccitanti in generale, perciò via libera a succhi di frutta, latte, acqua e persino zuppe.

Infine, un ultimo consiglio: non serve forzarti a bere per forza se non ne hai voglia. Ricorda, però, di farlo ogni volta che percepisci di avere sete, così da soddisfare le richieste del tuo corpo.

Avere un apporto calorico sufficiente a sostentare la madre nell’allattamento al seno

Anche in questo caso il primo e più importante consiglio è quello di seguire il tuo corpo: se hai fame mangia, non limitarti. Allo stesso modo, non obbligarti a mangiare se non ne hai voglia, otterresti l’effetto contrario.

Infatti la fame aumenta nei primi mesi di allattamento al seno, se questo succede durante la poppata, fai in modo di avere uno snack accanto da consumare mentre allatti. In ogni caso le linee guida suggeriscono di consumare in un giorno all’incirca 500 calorie in più rispetto a quelle che consumavi durante la gravidanza, che erano 1800-2000.

Evitare cibi piccanti o che fanno produrre gas

Come in ogni tipo di dieta, sarebbe meglio evitare il consumo di cibi piccanti, in quanto non sono ideali per il bimbo. Ci sono casi, infatti, in cui i neonati sviluppano delle piccole coliche se la madre ha assunto cibi piccanti o che fanno produrre gas.

Detto questo, non esiste una vera e propria lista di alimenti da evitare oppure che potrebbero creare problemi al tuo bimbo. Noi ti consigliamo di osservare il neonato: se dopo 6 ore che hai consumato un determinato cibo e poi hai allattato, il piccolo non ha problemi, allora non escludere quel cibo dalla tua lista.

Mamme che hanno una dieta vegetariana

Sembra molto diffusa la notizia per cui una dieta vegetariana non sia indicata per una madre in allattamento. In realtà la dieta vegetariana viene utilizzata ormai da secoli, e il latte di una madre vegetariana contiene esattamente gli stessi nutrienti di quello di una madre “onnivora”.

Detto questo, dovrai però assicurarti di essere in grado di assumere tutti i nutrienti necessari per una dieta equilibrata, assumendo determinati tipi di alimenti. Se inoltre hai escluso dalla tua dieta anche i latticini e le uova, dovrai provvedere con un’integrazione a base di calcio, vitamina D e B12, e ferro.

Bevande che sarebbe meglio evitare

In linea di massima non esiste alcun divieto per l’assunzione di bevande eccitanti e che contengono caffeina, ma questo può rendere in molte occasioni irritabile e capriccioso il vostro bimbo, causandogli insonnia. Perciò il nostro consiglio è quello di evitare tè, caffè e bevande energetiche in generale.

Detto questo, resta invece fermo il divieto di assumere bevande alcoliche durante l’allattamento al seno. Se lo desideri potrai consumarne una piccola quantità, ma a questo punto dovrai aspettare almeno 2 ore prima di allattare. Inoltre un consumo eccessivo di alcool potrebbe interferire non solo con la produzione del latte, ma anche con le capacità della madre di aver cura del piccolo.

Si può fumare durante l’allattamento al seno?

Come per quanto riguarda la gravidanza, il nostro consiglio è quello di evitare di fumare durante l’allattamento al seno, oppure mentre si sta utilizzando il tiralatte. Di solito i nutrienti presenti nel latte materno sovrastano i disagi dovuti al fumo, ma devi pensare anche che una parte di nicotina finirà anche nel latte, diminuendone la produzione.

Il fumo potrebbe causare nel piccolo irrequietezza, vomito, aumento del ritmo cardiaco e diarrea. Il tabacco tende anche ad alterare il gusto e il senso di appetito, impedendoti di ascoltare il tuo corpo per nutrirti in modo equilibrato. Inoltre molti bambini esposti al fumo passivo riscontrano diversi problemi respiratori.

Se però non riesci a smettere di fumare, a questo punto ti consigliamo di utilizzare delle sigarette che contengano una quantità il più possibile bassa di nicotina. Infine sarebbe meglio fumare a una buona distanza temporale dalla poppata: la quantità di nicotina nel latte diminuisce dopo circa 2 o 3 ore dall’ultima sigaretta.

Bibliografia

  1. Bzikowska A, Czerwonogrodzka-Senczyna A, Wesołowska A, Weker H. Nutrition during breastfeeding – impact on human milk composition. Pol Merkur Lekarski. 2017 Dec 22;43(258):276-280. PMID: 29298968.

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