Il latte materno è il principale nutrimento del neonato, perché è in grado di dargli tutti i nutrienti di cui necessita per crescere. Ci sono però delle situazioni in cui non è possibile utilizzarlo, per problemi del bambino, ma anche per difficoltà della madre.

Di solito si preferisce l’allattamento artificiale nei casi in cui il bambino non riesce ad eseguire il movimento delle labbra necessario per succhiare il latte dalla madre, magari perché nato prematuro. Ma ci sono difficoltà dovute anche a problemi della madre, come dolori durante la suzione, ragadi, oppure l’assunzione di farmaci che impediscono l’allattamento.

Purtroppo non è possibile sostituire il latte della madre con il latte vaccino, perché durante il primo anno di vita il neonato necessita di tutti i nutrienti che il latte materno è in grado di dare.

In questo caso ci viene in aiuto l’allattamento artificiale, grazie al quale è possibile dare lo stesso al neonato tutto ciò di cui necessita. In questo articolo vedremo insieme quando e come utilizzarlo e quali sono le migliori tipologie di allattamento artificiale.1

Allattamento artificiale: come sostituire il latte materno

Abbiamo appena detto quanto può essere utile sostituire il latte della madre con dei prodotti per l’allattamento artificiale. Ma quali sono questi sostituti?

In commercio esistono diversi tipi di formule (così si chiamano), che contengono tutti i nutrienti necessari al bambino per crescere sano e forte. Queste formule contengono infatti la giusta quantità di calorie, proteine e grassi, ma forniscono anche un apporto corretto di minerali e vitamine.

Le formule per l’allattamento artificiale hanno sempre come base il latte vaccino, al quale vengono aggiunti poi i vari nutrienti, che lo rendono il più possibile uguale al latte della madre. Disponibile sotto forma liquida o in polvere, è formulato in modo da potersi adattare alle varie esigenze.

Ci sono, ad esempio, delle formule studiate per i bambini che sono intolleranti al lattosio, oppure hanno mostrato allergie o problemi rispetto agli ingredienti delle altre formule. In questi casi ti consigliamo, però, di consultare sempre il pediatra del bimbo prima di utilizzare questo particolare tipo di allattamento artificiale.

Detto questo, quali sono le formule in commercio, e quando vanno somministrate al neonato?

  • latte di tipo 1. Questo tipo di latte è quello che maggiormente si avvicina al latte materno e si somministra al neonato fino al raggiungimento dei sei mesi di vita. Dal punto di vista calorico ha tra le 64 e 72 calorie per 100 grammi di prodotto, mentre gli zuccheri vengono dal lattosio e le maltodestrine. Questo tipo di latte contiene anche gli Omega 3 e 6, mentre le proteine sono ridotte, così da non affaticare eccessivamente i reni del neonato.
  • latte di tipo 2. Questo latte si chiama “di proseguimento”, e viene arricchito con del ferro, così da poter soddisfare le esigenze del neonato durante la crescita. Il bambino in questa fase ha infatti un apparato digestivo maturo e necessita di ricevere nutrienti più complessi. Dal latte di tipo 2 si passa infatti allo svezzamento.
  • latte per condizioni particolari. Abbiamo già parlato di questo tipo di latte, ideale per bambini che sono allergici al classico latte per allattamento artificiale. Se il tuo bimbo manifesta diarrea, vomito ed eruzioni cutanee, potresti proporgli un latte artificiale di soia, antirigurgito, idrolisato oppure delattosato, a seconda delle sue esigenze.

Bibliografia

  1. Pomeranz JL, Chu X, Groza O, Cohodes M, Harris JL. Breastmilk or infant formula? Content analysis of infant feeding advice on breastmilk substitute manufacturer websites. Public Health Nutr. 2021 Sep 14:1-9. doi: 10.1017/S1368980021003451. Epub ahead of print. PMID: 34517933.

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