{"id":194,"date":"2022-04-26T15:26:38","date_gmt":"2022-04-26T13:26:38","guid":{"rendered":"https:\/\/www.neonatologiaroma.it\/?p=194"},"modified":"2022-05-27T12:04:27","modified_gmt":"2022-05-27T10:04:27","slug":"guide-40-traumi_del_parto","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.neonatologiaroma.it\/guide-40-traumi_del_parto\/","title":{"rendered":"Traumi da parto: quali sono i pi\u00f9 comuni"},"content":{"rendered":"\n
Lo dice la parola stessa: i traumi da parto<\/strong> sono un tipo di lesione<\/strong>, che viene provocata da una causa esterna. Il bambino risente infatti del momento del travaglio, oppure del parto, riportando a volte dei veri e propri traumi.<\/p>\n\n\n\n Secondo una stima, da 2 a 7 neonati su 1000 subiscono dei traumi da parto, an<\/strong>che se l’utilizzo sempre maggiore del parto cesareo in caso di difficolt\u00e0, ne ha aumentato notevolmente l’incidenza.<\/p>\n\n\n\n In ogni caso \u00e8 fin troppo chiaro quanto sia importante rilevare subito quale sia il tipo di trauma da parto<\/strong>, per poter correre subito ai ripari ed evitare problemi a lungo termine.<\/p>\n\n\n\n Al di l\u00e0 di eventuali errori da parte del personale medico, ci sono diverse condizioni<\/strong> che possono aumentare le probabilit\u00e0 di traumi del parto nei bambini. Ad esempio, le dimensioni del bambino<\/strong>, cos\u00ec come il modo in cui si \u00e8 posizionato<\/strong> durante il travaglio<\/strong>, possono rendere il parto difficoltoso e causare dei traumi da parto.<\/p>\n\n\n\n In particolare, queste sono alcune delle condizioni che p<\/strong>ossono aumentare le probabilit\u00e0 di avere un trauma da parto:<\/p>\n\n\n\n Tutte queste condizioni potrebbero stare alla base dei traumi da parto, e provocare problemi e difficolt\u00e0 al neonato. Scopriamo quindi insieme quali sono i traumi pi\u00f9 comuni.<\/p>\n<\/div><\/div>\n\n\n\n Ci sono molti fattori che possono provocare dei traumi da parto, e ciascuno ha una sua causa<\/strong> specifica. L’utilizzo di alcuni strumenti per aiutare il bambino nel parto, ma anche lo sforzo che il bimbo fa per uscire, sono tutte condizioni che possono creare dei traumi da parto.<\/p>\n\n\n\n Riconoscere il tipo di traumi da parto<\/strong> ti pu\u00f2 essere utile per capire come aiutare il tuo bimbo a risolverlo, e per tranquillizzarti riguardo la sua natura. Analizziamo quindi i pi\u00f9 comuni traumi da parto.<\/p>\n\n\n\n Non farti spaventare dal nome, il realt\u00e0 il tumore da parto<\/strong> \u00e8 semplicemente una tumefazione dei tessuti<\/strong>. Si pu\u00f2 formare sulla testa <\/strong>del neonato a causa della sua difficolt\u00e0 a passare durante il parto. <\/p>\n\n\n\n Questo tipo di tumefazione tende a scomparire da sola in pochi giorni<\/strong>, ed \u00e8 frequente nei neonati che sono nati con l’ausilio della ventosa. La ventosa<\/strong>, infatti, si applica alla testa del bambino e lo aiuta a venire alla luce, ma pu\u00f2 provocare questo tipo di ematoma temporaneo.<\/p>\n\n\n\n Il cefaloematoma<\/strong> riguarda sempre il cranio<\/strong> del bambino, ed \u00e8 uno di quei traumi da parto che aspettano qualche giorno per comparire. Di solito si riscontra un rigonfiamento sulla testa dopo due o tre giorni dalla nascita.<\/strong><\/p>\n\n\n\n Il cefaloematoma \u00e8 causato da una raccolta di sangue<\/strong> sul cranio del neonato: la consistenza \u00e8 particolare, quasi fluttuante<\/strong>, ma viene riassorbito<\/strong> in poco tempo. Di solito questo avviene entro qualche settimana<\/strong>, a seconda della grandezza dell’ematoma.<\/p>\n\n\n\n Nei casi in cui questo rigonfiamento<\/strong> \u00e8 particolarmente grande<\/strong>, pu\u00f2 provocare dell’ittero<\/strong> nel neonato, che tende per\u00f2 a sparire insieme al cefaloematoma.<\/p>\n\n\n\n Si rileva nell’occhio del bambino, invece, l’emorragia sub-congiuntivale<\/strong>. Questo trauma da parto \u00e8 causato da una rottura dei capillari<\/strong> che si trovano nell’occhio<\/strong>. In particolare puoi notare una linea rossa <\/strong>intorno all’iride del neonato, che si pu\u00f2 trovare in un occhio, oppure su entrambi.<\/p>\n\n\n\n Particolarmente comune, \u00e8 dovuta allo sforzo<\/strong> fatto dal bambino durante il parto e non crea problemi agli occhi <\/strong>del neonato. Questa condizione tende a scomparire in modo spontaneo dopo una settimana o poco pi\u00f9.<\/p>\n\n\n\n Abbiamo gi\u00e0 parlato di quanto pu\u00f2 influire l’intervento del personale medico sul bambino, a volte in modo completamente involontario. Ci sono alcuni neonati, infatti, che riportano particolari segni, o degli ematomi<\/strong>, dovuti all’utilizzo di una ventosa<\/strong> o un forcipe<\/strong>, per aiutarlo a uscire. In ogni caso questa condizione \u00e8 temporanea<\/strong> e sparisce in poco tempo.<\/p>\n\n\n\n Inoltre, alcuni bambini sono particolarmente sensibili, e soffrono del trauma dovuto al passaggio “forzato” all’interno del canale del parto<\/strong>. Ci sono anche dei casi in cui il neonato si provochi degli ematomi per lo sfregamento contro le ossa pelviche<\/strong> della madre. Ma anche queste sono condizioni che si risolvono con il tempo<\/strong>.<\/p>\n\n\n\n Pu\u00f2 capitare che il bambino soffra di un’eccessiva pressione al volto <\/strong>durante il travaglio o il parto. Questo provoca nel neonato un danneggiamento del nervo faciale<\/strong>. Ma la paralisi faciale pu\u00f2 essere causata anche dall’utilizzo del forcipe<\/strong>.<\/p>\n\n\n\n In questo caso la si rileva perch\u00e9 il bambino piange<\/strong>: sente di non riuscire a muovere la parte danneggiata della faccia, e di non poter chiudere l’occhio interessato alla lesione. Nella maggior parte dei casi il nervo \u00e8 semplicemente contuso,<\/strong> perci\u00f2 il viso tende a ritornare normale nel giro di qualche settimana<\/strong>. Se questo non avviene, ti consigliamo di portare subito il bambino dal pediatra per eventuali analisi.<\/p>\n\n\n\n Questo tipo di paralisi avviene nel momento in cui si va a danneggiare tutta quella parte di nervi<\/strong> che si trova nella mano<\/strong> e nel braccio<\/strong>, e che costituisce il plesso brachiale<\/strong>. Pu\u00f2 registrarsi questo problema nei casi di distocia della spalla<\/strong>, una difficolt\u00e0 a far uscire la spalla<\/strong> del bambino.<\/p>\n\n\n\n In questo caso il bambino si trova nell’impossibilit\u00e0 di ruotare e piegare il braccio<\/strong>. Se la paralisi \u00e8 causata da un edema<\/strong> o una contusione<\/strong>, questo problema si risolve in poche settimane<\/strong>. Se invece il nervo \u00e8 stato lacerato<\/strong>, questo causa purtroppo una paralisi brachiale permanente<\/strong>.<\/p>\n\n\n\n Ecco perch\u00e9 \u00e8 importante trattare questa paralisi in modo efficace fin da subito, facendo molta attenzione ai movimenti del braccio, e con esercizi di fisioterapia<\/strong>.<\/p>\n\n\n\n Nel caso in cui il parto sia particolarmente difficoltoso, possono esserci delle fratture<\/strong>. Tra queste la pi\u00f9 comune \u00e8 quella alla clavicola<\/strong>, dovuta sempre a una difficolt\u00e0 nell’estrarre la spalla dal canale del parto.<\/p>\n\n\n\n A questo punto consigliamo di fare particolare attenzione a come si muove il neonato<\/strong>, ricordando di sollevarlo per il busto, e non per il braccio. La guarigione<\/strong> da una frattura di questo tipo \u00e8 infatti spontanea, e avviene in poche settimane<\/strong>.<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":" Lo dice la parola stessa: i traumi da parto sono un tipo di lesione, che viene provocata da una causa esterna. Il bambino risente infatti del momento del travaglio, oppure del parto, riportando a volte dei veri e propri traumi. 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I pi\u00f9 comuni traumi da parto<\/h2>\n\n\n\n
Tumore da parto<\/h3>\n\n\n\n
Cefaloematoma<\/h3>\n\n\n\n
Emorragia sub-congiuntivale<\/h3>\n\n\n\n
Segno del forcipe\/ematomi<\/h3>\n\n\n\n
Paralisi faciale<\/h3>\n\n\n\n
Paralisi brachiale<\/h3>\n\n\n\n
Fratture varie<\/h3>\n\n\n\n