Quando un bimbo viene alla luce, la prima cosa da fare è capire se va tutto bene, eseguendo un esame fisico dopo la nascita. Questa valutazione è molto importante perché permette di notare nell’immediato se ci sono problemi nel nascituro ed eventualmente correre ai ripari.

A questo proposito, sono molti i fattori da prendere in considerazione quando si fa un esame fisico dopo la nascita, per poter capire se il neonato è sano e in salute. In questo articolo vedremo insieme quali sono questi fattori e quale dev’essere effettivamente l’aspetto di un bambino in ottima salute.1

In questo modo avrete entrambi la possibilità di capire a cosa fare attenzione per controllare il vostro bimbo e sentirvi più tranquilli.

I fattori da valutare per un esame fisico dopo la nascita

Abbiamo già parlato dell’importanza di eseguire questo tipo di esame e ora siamo pronti ad analizzare insieme quali sono effettivamente i fattori valutati dai medici nell’esame fisico dopo la nascita.

Sicuramente il primo tipo di esame è visivo: il medico prende il nascituro in braccio e lo osserva attentamente, alla ricerca di eventuali disturbi e anomalie. Da una parte è vero che ogni bambino è differente dal punto di vista dell’aspetto fisico, ma ci sono comunque alcuni elementi che possono essere definiti “standard” e che devono far parte dell’aspetto di ogni neonato.

Dopo un attento esame visivo, il medico dovrà eseguire delle analisi approfondite, per poter valutare il corretto funzionamento di tutti gli apparati del corpo.

In questo articolo ci soffermeremo maggiormente sugli aspetti visivi di un esame fisico dopo la nascita, cercando di darvi un’idea più precisa dell’aspetto che deve avere un bambino sano.

Cosa viene valutato durante un esame visivo?

Subito dopo il parto il neonato viene pulito e poi il medico è pronto per eseguire sul piccolo un primo esame fisico dopo la nascita. Questo tipo di esame è essenzialmente visivo: il dottore osserva con attenzione il bambino in ogni suo aspetto, ricercando sia gli elementi che ne confermano la salute, sia quelli che potrebbero essere indice di eventuali anomalie.

I fattori da considerare durante un esame visivo sono molti:

  • Condizioni generali del bambino. Un primo esame riguarda l’osservazione della postura, dei movimenti e dei riflessi del neonato, oltre a una prima valutazione del tono dei suoi muscoli.
  • Segni vitali. Anche se non fanno proprio parte di un’analisi visiva, la valutazione dei segni vitali non può essere tralasciata: il medico analizzerà quindi frequenza respiratoria e cardiaca, oltre alla temperatura del nascituro.
  • La testa del bambino. Quando il bambino nasce, la testa risulta essere il punto più delicato del corpo, quindi ha bisogno di essere osservata con molta attenzione. A questo proposito il medico partirà da una valutazione della testa, analizzandone la parte superiore e la nuca, oltre a studiarne la forma, per poi passare al viso. In questo caso osserverà ogni aspetto della faccia del neonato: naso, occhi, orecchie, mento, guance, fronte, bocca, lingua e gola.
  • Il corpo. A un primo esame visivo, il medico deve controllare che la lunghezza di braccia e gambe, e la struttura del busto, siano nella norma.
  • Condizioni degli organi. Così come i parametri vitali, il dottore dovrà verificare che cuore e polmoni siano pienamente efficienti per garantire la salute del neonato.
  • Organi genitali. Anche i genitali non vanno trascurati, perciò una particolare attenzione sarà posta anche all’osservazione dell’apparato riproduttivo del nascituro.

Infine, abbiamo lasciato uno dei fattori più semplici da osservare, anche se forse è uno dei più importanti. All’analisi delle condizioni della pelle abbiamo infatti dedicato un intero paragrafo, in cui analizzeremo insieme a cosa il medico deve fare attenzione quando studia la pelle del neonato.

Le condizioni della pelle del neonato

Abbiamo detto quanto sia importante una prima analisi dell’aspetto fisico del neonato. Ogni aspetto da osservare è importante: dai parametri vitali all’aspetto della testa, nulla va lasciato al caso. Sicuramente uno dei fattori più importanti, e semplici da osservare, riguarda la pelle del nostro bambino. Ma perché è così importante?

La pelle è la prima difesa del nostro corpo da germi, batteri ed agenti esterni. Per questo motivo è fondamentale che sia sana e che abbia un ottimo aspetto, per garantire la salute di tuo figlio. Ecco perché il medico dovrà fare particolare attenzione a questo aspetto durante l’esame fisico dopo la nascita del bambino.

Ci sono alcune condizioni che si verificano sulla pelle, che sono trascurabili, perché assolutamente normali. Una di queste è il lanugo, una situazione in cui il corpo del bambino si riempie di peli lanuginosi. Questa condizione si verifica di solito dei neonati prematuri, ma sparisce in pochi giorni. Ci sono invece altri aspetti a cui bisogna fare molta attenzione, così da prevenire eventuali problemi.

In questo paragrafo vedremo insieme quali sono tutti i fattori che il medico dovrà prendere in considerazione per eseguire un analisi della pelle del neonato.

L’ analisi del colore della pelle

Sicuramente il colore della pelle del neonato è un aspetto difficile da valutare, perché ogni bambino è diverso dall’altro: la carnagione può variare in base a molti aspetti che prescindono la sua salute, come il gruppo etnico, la temperatura e diversi fattori genetici.

Subito dopo il parto, infatti, la pelle dei bambini tende ad assumere una colorazione molto accesa, di solito rosso scura, e violacea, dovuta allo sforzo del parto. Poi, man mano che il neonato respira e si riprende dalla fatica, il colore tende a diminuire di gradazione, passando a un colorito più roseo. Mani e piedi potrebbero mantenere un colorito bluastro, ma questo è dovuto a una minor circolazione sanguigna, che di solito si risolve in pochi giorni.

Può capitare, però, che i bambini alla nascita assumano un colorito giallastro, che prende il nome di ittero. Di solito questa condizione è benigna e scompare nel giro di pochi giorni, ma se compare nel primo giorno di vita e aumenta, bisognerà correre ai ripari.

L’ittero si può vedere in modo semplice, premendo piano con un dito sul torace o sulla fronte del nascituro. Detto ciò, per poterlo valutare al meglio sarà necessario un esame di laboratorio, in grado di misura la quantità di bilirubina nel corpo del bimbo.

Esame fisico dopo la nascita: le macchie della pelle

Alla nascita del bambino potrebbero spuntare diversi tipi di macchie sulla pelle. Ciascuna di esse può essere normale e passeggera, o rappresentare il sintomo di qualcosa di più grave. Ecco quindi i principali tipi di macchie sulla pelle del neonato:

  • Milio. Sono piccole macchie bianche dure al tatto. Di solito si trovano su naso, mento e fronte del bambino e sono simili ai brufoli: formate dalle ghiandole sebacee, tendono a scomparire da sole con il tempo.
  • Angiomi. Normalmente si trovano sulle palpebre, ma anche sulle labbra, dietro al collo e sulla radice del naso, e si presentano sotto forma di macchie di colore rosso, oppure rosa. Di solito si scuriscono quando il neonato piange e si creano a causa di alcuni vasi sanguigni in via di formazione, ma la maggior parte di queste macchie tende a sparire col tempo.
  • Macchie mongoliche. Di colore violaceo e bluastro, compaiono sulla parte più bassa della schiena e sulle natiche del nascituro. Causate da un’eccessiva concentrazione di cellule ricche di pigmenti, spariscono poi entro i primi quattro anni di vita del bambino.
  • Eritema tossico. Questo tipo di macchia è di colore rosso e si presenta maggiormente su schiena e sul petto, anche se può arrivare a ricoprire tutto il corpo. Poco comune nei bambini prematuri, non è ancora noto quale sia la causa di questa condizione, ma non è pericolosa e sparisce in poco tempo.
  • Emangioma a fragola. Come dice il termine, è una macchia rossa irregolare, leggermente gonfia, che ricorda nella forma una fragola. L’emangioma si forma a causa della dilatazione di alcuni vasi sanguigni, e si può verificare durante i primi due mesi di vita. Maggiormente present3e nelle femmine e nei bambini prematuri, di solito tende ad aumentare di volume per qualche mese, salvo poi iniziare a ridursi, per poi scomparire nel giro di qualche anno.

Ma il colore della pelle e le macchie che possono presentarsi, non sono gli unici aspetti da considerare per la salute del neonato.

Esame fisico dopo la nascita: le secrezioni della pelle

Alla nascita, infatti, il bambino produce delle secrezioni naturali, che il medico dovrà studiare con attenzione. Questo avviene per capire se sono condizioni normali o da analizzare più nello specifico. Vediamo insieme quali sono:

  • Vernice caseosa. Questa sostanza untuosa e biancastra viene prodotta dalle ghiandole sebacee del neonato e serve a proteggerne la pelle durante la gravidanza. Molto comune nei bambini prematuri, è meno frequente nei neonati post-termine.
  • Acne neonatale. Compare in circa 1 neonato su 5, di solito durante il primo mese di vita. Sono piccole vescicole che si presentano su fronte e guance, e si crede che siano causate dagli ormoni della madre, con cui viene a contatto durante la gravidanza. Di solito scompaiono in qualche mese, ma è importante non romperle, per evitare infezioni.
  • Secrezioni mammarie. Questo tipo di secrezioni appare nel terzo giorno di vita del neonato e la si può riscontrare in femmine e maschi. Le ghiandole mammarie si ingrossano leggermente e dai capezzoli esce una sostanza bianca, che è molto simile al latte. Di solito è l’eccesso di ormoni materni a causare questa condizione, che in ogni caso non dura più di qualche settimana. In ogni caso ti consigliamo di non spremere e non massaggiare né il seno né i capezzoli, di modo da evitare di contrarre infezioni.
  • Secrezioni genitali. Come per il colore della pelle, anche i genitali del neonato variano da bambino a bambino. In ogni caso i genitali cambiano a seconda di quanto tempo passano nell’utero: le bambine premature possono avere clitoride e piccole labbra sporgenti, mentre le bambine a termine hanno invece le grandi labbra più voluminose. Nelle prime settimane le neonate potrebbero perdere del liquido biancastro oppure del muco misto a un po’ di sangue, il tutto dovuto alla presenza degli ormoni della madre. I maschi prematuri, invece, hanno scroto liscio e testicoli che ancora non sono scesi, mentre i bambini post-termine hanno lo scroto leggermente più rugoso e i testicoli già discesi.

Bibliografia

  1. Ghabra K, Ahmed MI, McDevitt K, Al-Sabbagh A. Streamlining the process of Newborn and Infant Physical Examination (NIPE). Arch Dis Child Educ Pract Ed. 2019 Oct;104(5):270-271. doi: 10.1136/archdischild-2018-314914. Epub 2018 Jul 31. PMID: 30065015.

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